“Amata”, i chiaroscuri dell’adozione che cerca una narrazione pop

Il nuovo film di Elisa Amoruso, “Amata”, parla dell’adozione prima dell’adozione. Da un lato la giovane Nunzia, alle prese con una gravidanza indesiderata, che sceglie di lasciare la figlia in una culla per la vita; dall’altro Maddalena e Luca, la coppia che adotterà Margherita. In mezzo tutti i temi dell’adozione, vista per una volta da entrambi i lati: chi accoglie e chi lascia. Monya Ferritti, esperta dei analisi del linguaggio che usiamo per raccontare l’adozione, rilegge la pellicola con Miriam Leone, Stefano Accorsi e Tecla Insolia e l’immaginario che disegna

di Monya Ferritti

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